Ovodonazione

È una tecnica che permette alle donne che non possono utilizzare i propri ovociti, per diversi motivi, di conseguire una gravidanza tramite ovociti donati.

La maternitàè un momento sempre più posticipato. 

Come è noto alla popolazione generale, le donne oggi ritardano l’età della maternità. L’età è uno degli aspetti più importanti per la fertilità. Questa tecnica permette a donne che non posso utilizzare i propri ovociti a causa dell’età o per altri motivi come bassa riserva ovarica, qualità ovocitaria non buona o antecedenti medici personali di ottenere una gravidanza con ovociti donati. La paziente che riceve l’embrione formato da ovocita donato e seme del marito o di un donante, viene chiamata donna ricevente.

Ovodonazione

Quando è indicata?

L’ovodonazione è indicata in donne con insufficienza ovarica precoce spontanea o conseguente a trattamenti oncologici, menopausa, alterazioni genetiche, ripetuti insuccessi in pregressi cicli di FIV per qualità ovocitaria o embrionaria non buona, età materna superiore a 44 anni.

Selezione della donante in FIVAP:

Le donatrici hanno un’età compresa tra i 18 anni ed i 30 anni, per ottimizzare la qualità degli ovociti donati.

L’equipe che si occupa della selezione delle donatrici realizza un’intervista esaustiva alla donante per conoscere la sua storia clinica personale (anamnesi personale prossima e remota, anamnesi ostetrica e riproduttiva, anamnesi psicologica) e la sua storia familiare (per conoscere se  in famiglia ci sono malattie che possono essere trasmesse alla discendenza).

In FIVAP, seguendo le raccomandazioni delle Società scientifiche e secondo le normative di rispetto realizziamo prove diagnostiche alle donanti; dalle analisi generali alle analisi più specifiche per confermare che sono donanti sane e non presentano malattie infettivologiche o genetiche ereditarie. L’equipe ginecologica realizza una visita fisica generale e la visita ginecologica.  In alcuni casi in funzione dell’etnia si possono realizzare prove addizionali.


TEST genetico per la ricerca di malattie genetiche a trasmissione recessiva

Di recente, in accordo con l’evoluzione scientifica, al FIVAP abbiamo iniziato ad eseguire il test genetico per la ricerca di malattie genetiche a trasmissione recessiva che valuta fino a 300 malattie recessive ereditarie e che permette conoscere se esiste un rischio genetico riproduttivo con il marito o con il donante di seme, riducendo così il rischio di trasmissione alla discendenza.

Come funziona il processo per la donna ricevente?

La preparazione per la donna ricevente in previsione del transfer embrionario e molto semplice e richiede il monitoraggio della crescita endometriale attraverso ecografie transvaginali e dosaggio dell’estradiolo basale. 

Per le pazienti che non vivono a Tenerife (altra isola o altro paese) questo processo lo possono eseguire nelle loro città con il loro ginecologo, seguendo il protocollo FIVAP, inviandoci il risultato dei controlli eseguiti per e-mail. Queste pazienti hanno la possibilità  crioconservare un campione del seme del marito nel nostro centro prima di iniziare il trattamento, sempre se la qualità del seme lo permette; al fine di garantirne la disponibilità il giorno del recupero degli ovociti.

  1. I visita: colloquio con l’equipe responsabile dell’ovodonazione
  2. Visita con lo specialista
  3. Analisi generali
  4. Prove genetiche al marito. Matching genetico con la donante selezionata. Programmazione
  5. Ecografia basale e dosaggio dell’estradiolo, arrivo della mestruazione ed inizio della preparazione endometriale con Estrogeni (compresse o cerotti)
  6. Monitoraggio della crescita endometriale
  7. Istruzioni per il transfer: inizio degli ovuli di progesterone
  8. Transfer embrionario
Al Centro FIVAP possiamo sincronizzare la preparazione endometriale della donna ricevente e la stimolazione ovarica della donante o in alternativa utilizzare ovociti vitrificati.

Che succede in una gravidanza ottenuta da ovodonazione?

Grazie al progresso della medicina riproduttiva e della genetica, sappiamo che esistono delle modificazioni nell’espressione dei geni che non obbediscono ai cambi del DNA, ma che hanno a che fare con i fattori ambientali. Questi cambi si chiamano cambi epigenetici e possono regolare l’espressione di uno o più geni. Funzionano come interruttori che posso attivare o disattivare i geni senza cambiare il DNA; a causa dell’età e all’esposizione di fattori ambientali (alimentazione, esercizio, farmaci, sostanze chimiche). Questi cambi modificano il rischio di patologie e possono passare da padre a figlio attraverso i gameti o durante la gravidanza.

I cambi epigenetici si verificano anche in caso di gravidanza in seguito a ovodonazione.  In questo caso, la placentazione e il periodo di gravidanza agiscono da interruttori per decidere cosa si attiva e cosa no.

La donazione di ovociti è un atto altruista, anonimo; motivo per il quale la donna ricevente non può essere a conoscenza di chi sarà la sua donante. 

In ogni caso, la nostra equipe assegnerà la donante che meglio si adatta alle caratteristiche fisiche della paziente /coppia.

Per maggiori informazioni potete consultare le indicazioni della Società Scientifica Spagnola SEF e ASEBIR.